Fondazione Milan in the Community – “Lo sport non è questione di genere” con l’IC Breda
Nonostante l’emergenza legata alla pandemia Covid-19, non si fermano le attività organizzate da Fondazione Milan e Vita in cui le atlete e gli atleti rossoneri si mettono a disposizione per rispondere alle domande degli studenti delle scuole lombarde.
Giovedì 30 aprile, Valentina Bergamaschi e Alessia Piazza, attaccante e portiere della Prima Squadra femminile, hanno incontrato in una classe virtuale circa 110 ragazze e ragazzi di terza della Scuola Media Breda di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, collegati dalle proprie abitazioni.
Questo incontro è nato dalla crescente volontà di alunne che vogliono praticare calcio e le testimonianze di Valentina e Alessia, che hanno risposto alle domande, è stato un modo per incentivare la determinazione nell’inseguire i propri sogni. Entrambe hanno sottolineato come “sia necessario alimentare la passione e continuare a inseguire i propri sogni. Il segreto per vederli realizzati è quello di crederci sempre e non mollare mai“.
Bergamaschi e Piazza hanno raccontato come si sono avvicinate al calcio, il rapporto con le rispettive famiglie che non hanno mai ostacolato il loro percorso, il ruolo in campo: “Io sono nata portiere, ho iniziato perché gli amichetti mi dicevano di andare in porta e tornando a casa ho detto ai miei genitori che volevo indossare i guantoni“, ha svelato Alessia. Per Valentina, invece, è stata un’evoluzione: “Ho iniziato come centrocampista, poi nel corso delle stagioni gli allenatori mi hanno spostato più avanti e ora anche laterale per sfruttare al meglio le mie caratteristiche tecniche“.
Per arrivare a giocare ad alti livelli, però, servono tanto sacrificio e dedizione, oltre che la passione, ma quando si ottengono i risultati tutto viene ripagato e si trasforma in una bellissima sorpresa che si ripresenta giorno dopo giorno. Durante la chiacchierata sono emersi tanti spunti di riflessione, tra cui il valore del gruppo: “Essere squadra è il valore aggiunto rispetto a quello che ogni singolo mette in campo, è il collante che lega e che ci porta lontano“.