Il d.s. Massimiliano Mirabelli, Antonio Donnarumma e Marco Storari hanno fatto visita al carcere minorile di Nisida
Nella mattinata di sabato, il Direttore Sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli, i portieri rossoneri Antonio Donnarumma e Marco Storari,
hanno fatto visita al carcere minorile di Nisida, accompagnati dal
direttore dell’istituto penitenziario Gianluca Guida, nell’ambito del
progetto “Sport for Change” ideato e promosso da Fondazione Milan.
La
public charity rossonera, nel 2013, ha deciso di aprire un presidio in
un contesto particolare come quello di Napoli, attivandosi con le reti
istituzionali per dare ai ragazzi detenuti la possibilità di riprendere
in mano la propria vita. Attraverso la pratica sportiva e la frequenza
di corsi e laboratori, ai giovani coinvolti dal progetto vengono forniti
gli strumenti per riscoprire i valori fondamentali da cui ripartire:
onestà, solidarietà, rispetto civico e sociale.
Il presidio di Sport for Change di Napoli crea occasioni di
formazione, oltre che di incontro e dialogo, sia per i ragazzi detenuti
nel carcere minorile di Nisida (che hanno già scontato
un terzo della loro pena e che hanno avuto il permesso di frequentare
corsi di formazione professionale fuori dal carcere), sia per coetanei a
rischio di dispersione scolastica segnalati dalle reti territoriali e
dai servizi di zona.
In particolare l’iniziativa prevede attività
sportiva sul campo con due allenamenti settimanali e attività
laboratoriali su temi legati all’educazione e avviamento al lavoro.
Queste, vengono costantemente seguite da uno staff multidisciplinare
formato da un allenatore, uno psicologo, un educatore e un personale
specializzato per i laboratori in collaborazione con la SSD EUROPA.
Nel corso dell’incontro, il Direttore Sportivo rossonero Mirabelli ha dichiarato: “Essere oggi a Napoli ed aver avuto la possibilità di trascorrere dei momenti al fianco dei giovani in conflitto con la legge, è stata un’esperienza molto forte dal punto di vista umano. Sono convinto e credo fermamente che lo sport, insieme ad altre realtà come la musica o il teatro, possano tirar fuori il lato migliore dei ragazzi ed imprimere dei valori e delle regole che, in seguito alle gravi esperienze vissute, avevano perso. Questi saranno gli adulti del domani che daranno un contributo alla nostra comunità”.
“Sono progetti importanti, e fa piacere sostenere questo tipo di iniziative – ha dichiarato Antonio Donnarumma al termine della visita della delegazione del Milan al carcere minorile di Nisida –. Si prova a fare di tutto per rendere felici i ragazzi. Lo sport può essere un sostegno importante nel percorso dei ragazzi che cercano un riscatto sociale. Sentirsi parte di un gruppo e di una squadra aiuta a mettersi in gioco, ad avere fiducia negli altri e ad essere più consapevoli delle proprie capacità, più sicuri di se stessi”.
Inoltre, Marco Storari ha sottolineato: “Basta davvero poco per far divertire i ragazzi che vivono situazioni così difficili. Spero ci siano altre iniziative come quella vissuta oggi. Lo sport è educativo e riesce a togliere tanti ragazzi dalla strada. Siamo contenti del lavoro svolto da parte di Fondazione Milan”.
In conclusione il direttore del carcere, Gianluca Guida, ha affermato: “Il progetto, va avanti da oltre quattro anni ed è qualcosa di concreto che va incontro alle necessità dei ragazzi. Il progetto permette ai giovani di integrarsi con la città con la prospettiva di un futuro non soltanto lavorativo, ma anche di aiuto che permette loro di mettersi a disposizione come soggetti utili alla società, anche attraverso il lavoro all’interno delle scuole calcio. Oggi è stata una viva dimostrazione che lo sport, il calcio, unisce”.